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Il protagonista del film oggi gioca nei Giovanissimi rossoblù

 Sono trascorsi quattro anni da quando il regista Giuseppe Garau, sassarese trapiantato a Torino, ha deciso di buttarsi in un’avventura dettata da cuore e passione: la realizzazione del lungometraggio “Brevi storie sulla Torres”, film di divulgazione sportiva che narra le gesta del pugile Gavino Matta, del calciatore Marzio Lepri e del velocista Tonino Siddi, alcuni degli atleti più rappresentativi della Polisportiva Sef Torres 1903.

Oggi lo stesso regista ha voluto fare un regalo a tutti i tifosi rossoblù e non solo.

Il film completo è ora on line su youtube https://youtu.be/MmP21vT0Jzo

Totalmente autoprodotta, la pellicola, presentata per la prima volta al Teatro Verdi di Sassari, nel 2014 ha vinto il premio “Guirlande d’honneur”, il più importante riconoscimento al cinema sportivo riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale. Non solo. Nello stesso anno il protagonista del film, un bambino che allora aveva solo 9 anni, Piero Piana, si è aggiudicato il premio di miglior attore al festival nazionale del racconto dell’etica sportiva Overtime di Macerata.

E proprio quel bambino, che nel film vediamo varcare il cancello dello stadio “Acquedotto”  in un crescendo di emozioni raccontate per immagini, oggi può dire di aver realizzato un sogno: quello di giocare nella Torres.

Difensore dalla squadra Giovanissimi rossoblù, Piero ricorda così l’avventura vissuta: “E’ stata un’esperienza bellissima che mi piacerebbe ripetere un giorno; una settimana intensa in cui abbiamo lavorato molto ma ne è valsa la pena. Quando l’ho visto terminato è stata una grande emozione ma non solo perché mi sono visto sullo schermo. Ho pensato a tutte le persone che l’avrebbero visto”.

Le storie dei tre atleti, raccontate da Andrea Sini, giornalista e presidente dell’Associazione Memoria Storica Torresina, arricchite dalle dirette testimonianze del compianto Umberto Serradimigni, di Bruna Matta e Maria Luisa Tettoni Siddi, sono oggi a disposizione di tutti.

Un modo non solo per godere della magia del film ma anche per ricordare chi per la Torres ha combattuto e sofferto, in tempi cui lo sport era altro da oggi e gli atleti potevano contare soprattutto sulle proprie qualità fisiche e morali, sui grandi sacrifici e sulla forza di carattere.

Piero, tifoso da sempre, viene da una famiglia di torresini doc: “Per me è stato bello girarlo perché imparavo sempre qualcosa mentre la facevo. Il film l’ho rivisto tante volte e ora guardo soprattutto i dettagli. Ricordo che i primi tempi quando andavo allo stadio tutti mi fermavano per dirmi quanto fosse bello il film e mi facevano i complimenti. E’ stata una soddisfazione.”

Dalla macchina da presa al rossoblù addosso: “Era davvero da tanto che desideravo giocare con la maglia della Torres. Quest’anno c’è stata l’occasione del provino ed è andata bene. Siamo un bel gruppo, ci troviamo bene agli allenamenti, alle partite. Alcuni non lo sanno del film e lo scopriranno ora. A me fa piacere che lo vedano più persone possibili, non solo perché è bello ma perché racconta storie di Torres, della squadra che tifo e per la quale gioco”.

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