
Mattinata intensa e ricca di significato presso l’ITC 1-2 Sede S.Satta di Biscollai Nuoro dove Don Gaetano Galia ha portato la propria esperienza e dato un messaggio importante agli oltre 120 studenti delle superiori presenti in aula: no al bullismo, sì all’inclusione.

Tante le curiosità e le domande rivolte a Galia che ha specificato come, in un momento storico per tutti difficile, ed in cui in conflitti nel mondo stanno aumentando a dismisura, sia determinante non discriminare e portare messaggi di pace fin dall’adolescenza. Don Galia, assieme al Responsabile Comunicazione della Torres Filippo Migheli, ha toccato anche il tema del “tifo sano” connesso all’inclusione e la relazione psicosociale tra tifo e violenza.

Galia – “Negli altri istituti che abbiamo visitato si è portato un messaggio di educazione, rispetto, inclusione nella vita di tutti i giorni. Oggi ci tengo/teniamo ad approfondire che lo sport è uno strumento determinante per divulgare questi valori anche se, purtroppo, alle volte negli stadi ci sono esempi di tifo violento. Chi va allo stadio per esercitare violenza è come un bullo e lo fa per sfogare la propria rabbia e le proprie debolezze. Il bullo spesso è un individuo triste che ha bisogno di circondarsi della massa per esercitare violenza. Stessa cosa avviene allo stadio dove gruppi organizzati si uniscono per sentirsi più forti. Lo sport è come la scuola e non può tollerare questo tipo di comportamenti e spesso e volentieri vediamo atti di questo genere sia a livello professionistico che dilettantistico. Dobbiamo immediatamente denunciare chi commette gesti di questo tipo tenendo anche in considerazione che le pene possono essere molto aspre”.

Progetto “Futuri in gioco” finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – contributo L.R. 8 maggio 2025, n. 12 – CUP E44J25000460009.