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Mattinata intensa e ricca di significato presso il Liceo Scientifico Mariano IV D’Arborea di Oristano dove Don Gaetano Galia ha portato la propria esperienza e dato un messaggio importante agli oltre 150 studenti delle superiori presenti in aula: no al bullismo, sì all’inclusione.

Tante le curiosità e le domande rivolte a Galia che ha specificato come, in un momento storico per tutti difficile, ed in cui in conflitti nel mondo stanno aumentando a dismisura, sia determinante non discriminare e portare messaggi di pace fin dall’adolescenza. Don Galia, assieme al Responsabile Comunicazione della Torres, ha toccato anche il tema del “tifo sano” connesso all’inclusione.

Galia – “Un tema importante che spesso trattiamo nelle scuole è quello dell’empatia connessa a razzismo e inclusione. Fin da giovani dobbiamo metterci nei panni del prossimo e non fare quello che non vogliamo sia fatto a noi. Diventa cruciale. Spesso un bullo non pensa al prossimo e alle conseguenze. Dunque, il primo passo, è immedesimarsi con negli altri. Questo accade anche negli stadi quando, purtroppo, bullismo e violenza si intrecciano”.

Migheli – “Scuola e sport vanno di pari passo e spesso ci sono delle similitudini. Una di queste è che molto spesso il bullo, per affrontare le sue paure, si circonda e pretende il gruppo. Da solo non riuscirebbe. Anche negli stadi si avverte questo sistema dove, anche recentemente, si vedono episodi di violenza ingiustificati. Non dobbiamo mai dimenticarci che si tratta pur sempre di uno sport e la violenza non deve, dovrebbe, esistere. Negli anni si sono fatti molti passi avanti e bisogna continuare a farli. In questo lo studio e la cultura diventano determinanti”.

Progetto “Futuri in gioco” finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – contributo L.R. 8 maggio 2025, n. 12 – CUP E44J25000460009.