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Altro pomeriggio all’insegna dell’apprendimento per le giovanili di Torres, Torres Femminile, Marzio Lepri, Ossese che hanno partecipato all’incontro del programma “Futuri in gioco” a tema “Comunicazione e Media”. Per l’occasione lo speaker è stato il Responsabile Comunicazione della Torres Filippo Migheli. Presenti all’incontro anche i due centrocampisti della Torres Daniele Giorico, Alessandro Masala, il Direttore Sportivo Andrea Colombino e Umberto Carboni di Fondazione Torres.

Il 35enne sassarese con esperienze presso Sky Sport, Sport Mediaset, L’Unione Sarda e per tre stagioni Resp. Com. in Serie B al Brescia calcio, ha descritto ai presenti il proprio ruolo all’interno del Club portando alla luce alcuni esempi del presente e del passato legati alla Comunicazione ed il mondo social nel calcio.

Importante e significativa anche la testimonianza di Umberto Carboni di Fondazione Torres che ha elencato ai presenti e, si spera, futuri giocatori professionisti, l’importanza di vestire la maglia rossoblù e tutte le attività che la Fondazione svolge quotidianamente dal 2014 per valorizzare la storia della nostra gloriosa società.

Migheli – “Nel 2025 la comunicazione per una società ed un calciatore assume un ruolo fondamentale. La principale differenza rispetto al passato è la presenza dei social che rendono il nostro mondo controllato ed osservato 24 ore su 24. Se prima un giocatore o un professionista aveva, forse, più libertà sia in campo che fuori, oggi è diverso: il calcio è da sempre lo sport più praticato in Italia, e dunque il più popolare, e per questo i Club, in tutte le componenti, rappresentano sempre più dei riferimenti e dei modelli educativi. Far sentire il tifoso coinvolto, capire i momenti di una stagione, essere presenti nelle fasi positive ma soprattutto delicate, è cruciale. Anche il giocatore, in relazione a 10-15 anni fa, deve curare le proprie pagine social stando attento alle pubblicazioni e questo vale non solo per la prima squadra ma anche per le giovanili, perché non bisogna mai dimenticarsi, a tutti i livelli, che si rappresenta sempre una società. Nel nostro caso rappresentiamo la Torres che è la seconda più prestigiosa dell’Isola e con una storia molto importante per l’Isola ed il nostro territorio”.

Carboni – “Oggi siamo qui per una lezione di comunicazione e anche queste attività sono fondamentali per trasmettervi i valori e la passione che c’è attorno al mondo Torres. Dall’aprile del 2014 assieme ad un gruppo di appassionati ed innamorati della Torres abbiamo creato Fondazione Torres con cui portiamo avanti tantissimi progetti per promuovere l’educazione e la formazione sportiva. Uno di questi, proprio in collaborazione con la Torres, e che partirà ai primi del prossimo anno dove tramite una serie di appuntamenti formeremo dei ragazzi del nostro settore giovanile ed uno di loro, che si sarà distinto per le sue qualità dentro e fuori dal campo, verrà premiato con una borsa di studio. Negli anni precedenti abbiamo preso accordi con Liverpool e Chelsea. Sarà dunque l’ennesima opportunità di apprendimento e confronto”.

Colombino – “Nell’arco di una stagione ci sono fasi semplici ed altre più complicate. Nel mio ruolo, in particolare nel calcio moderno, è importante presentarsi alle conferenze anche nei momenti delicati. Recentemente col presidente Udassi lo abbiamo fatto e credo sia stato un bel segnale nei confronti della piazza e dei nostri tifosi”.

Masala – “Non ho mai fatto troppo uso dei social in generale però ho sempre calibrato con attenzione ogni uscita pubblica. Di mio sono una persona molto riservata sia nella vita privata che nel calcio, però posso dire di far sempre molta attenzione a ciò che condivido. Pochi post ma oculati. Ovviamente per un calciatore il momento di maggiore visibilità e responsabilità è la conferenza: cerchiamo sempre di ascoltare i consigli dell’ufficio stampa e cercare di essere il più equilibrati possibile. In questo, e mi sento di dare un consiglio ai giovani qui presenti, lo studio è importante perché ti permette di esprimerti al meglio ed avere padronanza di ciò che dici”.

Giorico – “Al pari di Alessandro sono uno molto riservato che con i social preferisce andarci cauto. Ormai è tanti anni che sono nel mondo del calcio è ho vissuto varie categorie ed ambienti e posso dire con certezza che più si va avanti e più la comunicazione è importante. Alla Torres abbiamo vissuto momenti bellissimi dove l’esaltazione era al massimo ma lo scorso anno, per esempio, le cose non si sono concluse nella maniera migliore. L’area comunicazione mi ha chiesto, vista la mia esperienza, di poter dare una mano e l’ho fatto molto volentieri. Il nostro ruolo alle volte impone di metterci la faccia anche in fasi non troppo felici, ma è un gesto che noi dobbiamo fare per il rispetto della piazza, dei tifosi e anche di noi stessi perché alle volte, se si imbrocca una partita sbagliata, non c’è niente di male nell’ammetterlo. Siamo esseri umani, sportivi, possiamo sbagliare, l’importante è affrontare tutto col giusto senso di responsabilità e serenità”.

La giornata di oggi rientra nel Progetto Futuri in gioco finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – contributo L.R. 8 maggio 2025, n. 12 – CUP E44J25000460009.