
Pomeriggio formativo e di spessore per le giovanili di Torres, Latte Dolce e Torres Femminile che si sono riunite presso la sala conferenze dello stadio Vanni Sanna per trattare il tema “Attività motoria e benessere psico-fisico, medicina dello sport e prevenzione infortuni”. Speaker di eccezione Matteo Boccolini, professionista marchigiano, ormai conosciutissimo in Sardegna ed in Italia dopo i grandi successi con la Dinamo Sassari con cui ha vinto tutto in Italia e all’estero (uno scudetto, due Coppe Italia, due Super Coppe italiane, una Fiba Europ Cup) che ha attirato l’attenzione dei tanti giovani presenti generando curiosità ed un dibattito davvero costruttivo. Boccolini è docente di Scienze Motorie, Performance Coach, chinesiologo, preparatore atletico e specializzato nel recupero infortuni. Nel suo nutrito CV oltre 20 anni nel mondo del basket tra Dinamo e nazionale, oggi collabora con la Federazione Italiana Tennis e allena atleti professionisti di livello tra cui la numero 46 al mondo Laura Siegemund.

Assieme a Boccolini hanno partecipato al meeting anche il capitano della Torres Giuseppe Mastinu, il vice capitano Nicolò Antonelli e Daniele Bianchi (FootureLab). L’incontro è stato moderato dal Responsabile Comunicazione della società Filippo Migheli e da Francesco Salis. La Torres ringrazia Fondazione Torres per la preziosa collaborazione.
Boccolini – “Nello sport a livello giovanile conta tantissimo la testa. Lavoro nel tennis da diversi anni e ho avuto la possibilità di collaborare con la Federazione e visionare i test di Sinner. I suoi test non erano eccellenti, ma ha lavorato tantissimo su se stesso. Ho allenato un ragazzo che a 20 anni ha vinto il Roland Garros dei giovani e poi si è ritirato perché gli pesava ciò che faceva. L’aspetto motivazione e la serietà è determinante. Infortuni? Conta l’approccio perché nello sport c’è il rischio di farsi male. I problemi fisici fanno parte della crescita e aiutano a migliorare”.

Mastinu – “La mia carriera purtroppo ha avuto tanti stop a causa di diversi infortuni, ma per certi versi hanno rappresentato la mia fortuna. Hanno forgiato il mio carattere e la mia attitudine”.
Antonelli – “Il primo infortunio grave lo ho avuto a 15 anni e mi avevano detto che avrei smesso. La riabilitazione fatta in modo serio è determinante e certo anche la mia serietà e voglia di arrivare ha fatto la differenza. Avere una società attrezzata e seria dietro fa la differenza. Strutture e mentalità fanno la differenza per realizzare i sogni e diventrare professionista”.

Bianchi – “Ciò che dice Matteo è determinante e noi che, tramite FootureLab lavoriamo tanto con i giovani, capiamo perfettamente quanto conti il dettaglio e la preparazione”-
La giornata di oggi rientra nel Progetto Futuri in gioco finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – contributo L.R. 8 maggio 2025, n. 12 – CUP E44J25000460009.