Pierpaolo Garau, Tore Pinna e Mario Pompili guidano il primo allenamento dedicato ai giovani portieri rossoblù
La Torres ha un obiettivo: crescere, radicarsi, divertire. Crescere, grazie al lavoro che tecnici e istruttori preparati fanno al fianco dei giovani protagonisti del vivaio rossoblù; radicarsi, dando spazio e dedicando attenzione alla formazione delle risorse che la città e il territorio mettono a disposizione; divertirsi, perché il calcio è divertimento perché giocare a calcio deve divertire e perché i più piccoli devono necessariamente approcciarsi al pallone divertendosi, a partire dalla Scuola Calcio per arrivare sino agli ultimi livelli del Settore Giovanile.
Questo fa la Torres. Società che vuole coltivare la passione, insegnando a giocare, e adivertirsi. La Torres punta concretamente a far crescere i sogni. Anche quelli dei più piccoli…anche di chi sogna di essere un nuovo numero uno, il nuovo “uomo ragno”. Questo è accaduto mercoledì pomeriggio sull’erba del Vanni Sanna nel primo di una serie di allenamenti interamente dedicati – prossimamente anche al Settore Giovanile rossoblù – che ha avuto come primi attori sulla scena i baby portieri della Scuola Calcio Torres.
Un allenamento vero, in cui la tecnica e il gioco si sono miscelati per regalare ai ragazzi un’ora di divertimento e apprendimento funzionale – appunto – alla loro crescita e sviluppo. Fra tuffi e parate sorrisi e respinte, sotto lo sguardo del presidente Stefano Udassi e con i “grandi” della prima squadra e dello staff tecnico a fare da preziosi maestri e compagni di giochi (Pierpaolo Garau, Mario Pompili e Tore Pinna), la seduta di lavoro è filata via liscia e in allegria, momento di condivisione e integrazione, opportunità offerta e accolta da chi rappresenta il futuro del pallone sassarese. E della Torres. Buona la prima.
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