Ha già fatto parlare di sé nonostante la giovanissima età, con oltre 40 presenze in tre campionati di serie D con la maglia del Budoni.
Il classe 2001 Matteo Moro approda alla Torres per la stagione 2020/2021.
Nato il primo marzo 2001 a Nuoro, cresciuto nella PSG Sales sino agli Allievi, la sua prima esperienza calcistica l’affronta a 15 anni in Eccellenza, al Taloro Gavoi, dove mette subito in mostra le sue doti da mediano con 28 presenze da titolare e un gol all’esordio.
Le sue prestazioni attirano l’attenzione del Budoni, in serie D, società che lo fa esordire a 16 anni nella stagione 2017/2018 in cui colleziona 8 presenze e un gol.
Nello stesso anno viene convocato per la rappresentativa Allievi della Sardegna al Torneo delle Regioni (tra i compagni di squadra ci sono i rossoblù Francesco Bianco e Riccardo Pinna) e nella Rappresentativa di serie D. Con quest’ultima passa l’anno successivo nella categoria Juniores ed è ancora convocato per il Torneo delle Regioni a rappresentare la Sardegna.
La crescita è costante e Moro è confermato nel Budoni di mister Cerbone nella stagione 2018/2019 rivelandosi tra i protagonisti con 16 presenze e un gol. Lo scorso anno un’altra stagione importante con 20 gare da titolare.
Fisico, resistenza, grande corsa, utilizzato come esterno, alto e basso, e come mezzala, per lui è arrivata quest’anno l’occasione di vestire la maglia rossoblù: «E’ una grande piazza, so che indossare la maglia sarà bello e non sarà un peso. Il calcio per me è divertirsi e fare le cose seriamente, rispettando la Società, il pubblico, i compagni, i tifosi e se stessi. Sono felice di questa occasione e ringrazio per questo traguardo tutte le società che mi hanno permesso di arrivare fin qui. La chiamata mi ha fatto piacere perché negli ultimi anni ho affrontato tanti amici ed ex compagni che oggi giocano a Sassari e ho visto come siano stati valorizzati dalla Società che crede molto nel lavoro sui giovani. Questo rende tutto interessante e poi la storia della Torres ha un grande fascino».
Per Moro, un papà allenatore e una gran voglia di emergere, arriva un nuovo palcoscenico sportivo che potrà affrontare con la maturità Classica conseguita ieri e con una buona dose di esperienza: «In questi anni a Budoni sono cresciuto molto umanamente e so che questo sarà un modo per mettermi in gioco perché alla Torres c’è un ambiente diverso, ci sono pretese e attenzioni. Ma è bello e non mi spaventa. Ho raggiunto un traguardo con la scuola ma voglio proseguire negli studi conciliando tutto con il calcio, da sempre parte della mia vita».
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