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Questo pomeriggio alle ore 19:00 presso la sala conferenze del Pegasus Hotel si è svolto il secondo incontro del programma in accordo tra Torres Academy e Regione Sardegna denominato “Academy Wellness”. La tematica trattata, all’attenzione delle giovanili di Torres, Latte Dolce, Sacra Famiglia e Torres Femminile, è stata “Crescita personale e di squadra”. Speaker Daniele Bianchi (Co-Founder FootureLab con Alessandro Gadau) ed il gruppo Abinsula e Davide Fara (Responsabile Area Metodologica FootureLab).

Ex calciatore e capitano della Torres, Bianchi fonda FootureLab nel 2018 con Alessandro Gadau ed il supporto tecnologico del gruppo Abinsula. Allenatore Uefa B, specializzato presso l’SDA Bocconi in Management del Calcio, da sempre appassionato nello sviluppo di soluzioni innovative nel mondo dello sport, coordina il gruppo di lavoro della start-up FootureLab specializzato nel supporto data analysis, economico-strategico di Club professionistici ed addetti ai lavori (calciatori, allenatori, direttori sportivi) in tutto il mondo.

Fara entra in FootureLab nel 2020 occupandosi principalmente di video analisi per società professionistiche e pian piano si conquista la fiducia del Team che lo porta a specializzarsi con l’Area Dati. Collabora con lo staff di Fabio Cannavaro durante la sua esperienza in Cina con il Guangzhou Evergrande. Contemporaneamente segue e analizza dati e video per la Torres e varie società dilettantistiche. Oggi è Responsabile dell’Area Metodologica di FootureLab ed aiuta l’azienda nel sviluppare nuove metodologie per il miglioramento delle performance.

Bianchi – “Un aspetto fondamentale per un futuro calciatore, anche se piccolo, è la crescita personale. Agli inizi giocavo per divertimento poi è diventata una professione. Per diventare un giocatore bisogna mettersi in gioco ed in discussione. I giocatori si vedono soprattutto dalle sconfitte e da lì si deve imparare. Più si sale di livello più bisogna essere umili. La forza di una squadra spesso è proteggere l’anello più debole”.

Fara – “L’ansia è spesso un elemento che blocca il giocatore. Cosa si può fare per vincerla? Conoscere se stessi. Non ho una carriera da calciatore professionista, ma nella vita ho deciso di studiare. Lavorare con i più piccoli per me è un orgoglio e riempie me e Daniele di tante soddisfazioni. Cerchiamo di capire cosa vogliono i più piccoli per accompagnarli e parlare lo stesso linguaggio dei più grandi. Se tutti parliamo la stessa lingua lavoreremo e giocheremo meglio”.

Progetto finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – contributo L.R. 8 maggio 2025, n. 12. Tabella O – CUP E74J25000460004