
Mattinata entusiasmante e ricca di significato all’Istituto Tecnico Industriale G.M. Angioy di Sassari dove Tore Erittu, accompagnato dal Responsabile Com. della Torres Filippo Migheli, ha portato la sua esperienza agli occhi dei tanti giovani presenti. Il campione di boxe portotorrese, un vero esempio nazionale e nell’Isola di come con umiltà e sacrificio, superando tanti problemi e ostacoli, si possano ottenere risultati straordinari, ha affrontato il tema del bullismo e dell’inclusione nel mondo della boxe e del calcio (sport che ha praticato per diversi anni prima, e durante, la sua carriera da pugile).

Nel corso del meeting, Tore Erittu ha risposto alle domande e curiosità di oltre 190 studenti delle superiori ed iscritti ai vari corsi dell’Istituto Tecnico Industriale Angioy, spiegando inoltre, anche nella pratica, alcune tecniche specifiche di concentrazione e rilassamento in momenti di stress.

Erittu: “La mia vita è stata colma di errori e la scuola ha avuto un ruolo fondamentale nella mia educazione. Quando ero piccolo, essere rispettato e considerato, è stato un problema e ho fatto fatica ad essere accettato. Non so se si trattasse di bullismo, ma certamente non mi sentivo incluso. La cultura, il rispetto, l’inclusione è un valore fondamentale che deve essere trasmesso fin da piccoli. Alle superiori si vive un’età dove tutto sembra facile e tutto si vive alla leggera, ma ci sono cose su cui non si può sorvolare. La boxe mi ha dato tanto, al pari della scuola, perché insegna ad avere relazioni e sviluppare la vostra intelligenza cognitiva. Da piccolo sono stato bullizzato ed ho avuto momenti di debolezza. Ho imparato a confrontarmi, ad ascoltare e scegliere che vita costruirmi”.

La giornata di oggi rientra nel Progetto Futuri in gioco finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna – contributo L.R. 8 maggio 2025, n. 12 – CUP E44J25000460009.