Domani gli ospiti della struttura creata da made Isidoro saranno ospiti sugli spalti per la sfida al Lanusei
Padre Isidoro è uomo di chiesa e tifoso torresino da sempre vicino allo sport e agli sportivi, attualmente parroco della chiesa di Cappuccini a Sassari e promotore di iniziative rivolte ai giovani e alla “conquista” di spazi da dedicare proprio alle nuove generazioni.
È lui ad aver risposto con entusiasmo ed energia a un’esigenza della comunità, e ad aver centrato il bersaglio: un’esigenza dettata dalle contingenze che spesso portano uomini adulti a dover abbandonare casa e a ritrovarsi spesso in situazioni di complessità sin quasi all’indigenza – alle soglie della disperazione – in risposta alla quale occorreva creare un luogo pronto ad accoglierli, a confortarli.
La risposta è tempestiva, coinvolge e travolge la città, ma è concreta e si concretizza in una idea: trasformare la foresteria – anche grazie al sostegno e all’opera prestata da volontari – in un alloggio accogliente, atto ad ospitare sino a circa nove persone, aperto a chiunque abbia necessità. Necessità anche solo temporanee, come ad esempio quelli dei padri separati costretti a lasciare casa.
La Torres è da sempre realtà attenta alla città e alla comunità, già in passato più volte aveva interagito con padre Isidoro supportandolo in varie iniziative e che adesso, nel momento in cui una nuova opera si solidarietà prende forma, la società rossoblù prova a dare un segnale, un piccolo contributo da sommare a quelli dati dai tanti soggetti coinvolti.
Domani, in occasione della sfida al Lanusei, i due ospiti della struttura saranno ospiti della società sugli spalti del Vanni Sanna: i due biglietti sono stati consegnati questa mattina a padre Isidoro da una rappresentanza di giocatori rossoblù. Ognuno prova a fare la sua parte, a regalare un sorriso o un momento di leggerezza. Un momento lungo 90 minuti di calcio, opportunità per scacciare dalla mente i problemi e trovare la forza per ricominciare a vivere.
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