Il roccioso centrale spagnolo classe ’98 ha esordito in serie A con il Benevento: «A Sassari per vincere e gioire con i tifosi»
Centrale difensivo di struttura, destro di piede, forte fisicamente e nel gioco aereo, molto abile nella fase della marcatura avversaria e con una naturale voglia di fare gol e trascinare la squadra.
La Torres mette a segno un colpo importante per andare a rinforzare il reparto arretrato ingaggiando il forte difensore spagnolo Christian Rutjens, giocatore con alle spalle anche un esordio in serie A e l’ambizione di tornare subito nel calcio professionistico: «Sono stra-motivato, con un’incredibile voglia di iniziare ad allenarmi. Alla Torres mi aspetto di fare più gol possibili, di farne fare meno possibile e di vincere con la squadra e i tifosi. Questi sono gli obiettivi e, vista la serietà della Società e l’importanza della piazza, mi aspetto di lottare per la vittoria del campionato. Questa è la mia ambizione»
Nato a Marbella il 5 gennaio del 1998, cresciuto fino ai 18 anni nelle giovanili del Rayo Vallecano, Rutjens arriva in Italia nel 2016 ingaggiato dal Benevento. Inizia nella Primavera ma a dicembre è già aggregato alla prima squadra con mister Baroni e sono 15 le panchine in serie B nell’anno della vittoria dei playoff e il passaggio in serie A. Conclusa la stagione in Italia per lui inizia un ciclo di ferro con 4 mesi di preparazione e nuova esperienza con il Riga (Lettonia) e successivamente il Pafos di Cipro.
Con l’inizio della serie A 2017/2018 riparte la sua avventura con il Benevento e, dopo diverse panchine, arriva anche l’esordio con mister De Zerbi nei minuti finali della gara contro il Chievo.
Per problemi di tesseramento (premi di formazione) è costretto a scendere di categoria nel 2018/2019, anno in cui veste la maglia della Recanatese in serie D (16 presenze) fino al dicembre del 2018 quando viene ingaggiato come rinforzo dal Cesena, squadra con la quale conquista la Lega Pro con altre 13 presenze e un gol. Nella scorsa stagione è tornato a giocare nella Recanatese (14 presenze e 2 gol).
«Il mio sogno è riprendere il calcio professionistico, lavoro ogni giorno per raggiungere questo obiettivo e la Torres è la piazza giusta per fare questo salto perché compirò 23 anni e non avrò più vincoli. Voglio che questo mio percorso coincida con una stagione vincente e positiva e non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni e il mister, di cui ho sentito un gran bene. Ai tifosi dico che spero che loro possano venire presto allo stadio e che possano vedere lo spettacolo del calcio, spero che potremo divertirci insieme e soffrire insieme, se verrà il momento. Mi auguro di poter festeggiare con loro, io lascerò tutto in campo, sono uno passionale, sono fatto così e se la piazza mi entra nel cuore ho una motivazione in più. Sono sicuro che a Sassari sarà così».
Oggi l’inizio dell’avventura con la maglia della Torres con grande entusiasmo e la voglia di segnare per questo difensore di 185 cm con un passato da attaccante: «Nella scorsa stagione ho avuto tante occasioni per segnare e mi è scattato qualcosa, vorrei davvero fare tanti gol. Il gioco aereo per me è fondamentale ed è importante che i difensori siano utili alla squadra anche in questo. Anni fa giocavo come attaccante poi ho capito che in realtà mi piace vedere la squadra dal basso, lottare e soffrire con i compagni e mi sento bene quando, finita la partita, non abbiamo subito reti dagli avversari. E’ questo il mio lavoro, sono felice di poterlo fare e mi impegno ogni giorno duramente per raggiungere i miei obiettivi. Lo voglio fare con la Torres in questo campionato. Davvero non vedo l’ora di iniziare».
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